Vénuste Niyongabo - Intervista su sport e salute al campione olimpionico
Vénuste Niyongabo, vincitore
della gara sui
Sicuramente il successo non è
frutto della casualità ma deriva dalla realizzazione di un progetto che
richiede dedizione, soprattutto che le difficoltà che si incontrano lungo il
percorso possono essere superate e tramutarsi in punti di forza. Non si nasce
campioni lo si diventa lavorando duro ogni giorno. Io ho avuto la mia parte di
sfide e negli anni ho cercato di superarle.
Primo e, per ora, unico oro
olimpico nella storia del Burundi, un orgoglio, ma anche una responsabilità?
Avevo 23
anni quando è arrivata la vittoria di Atlanta e quel successo mi ha costretto a
imparare velocemente a vivere in un mondo che per me era nuovo e sconosciuto, a
gestire nuove responsabilità. La mia vita non era più soltanto correre,
dormire e mangiare, improvvisamente ho scoperto che un campione dello sport
rappresenta molto di più di un atleta per l’opinione pubblica. Ero diventato un
eroe per il mio Paese che stava attraversando un momento difficile, da un
giorno all’altro ero diventato un simbolo e mi resi conto che raccontando la
mia storia, il percorso che mi aveva portato all’oro olimpico, potevo fare
qualcosa di buono per gli altri.
Una vittoria in campo sportivo,
dove il corpo viene impegnato al massimo, è frutto di una salute che va curata
e alimentata attraverso percorsi virtuosi?
Lo
“Sport"non è solo sinonimo di vittoria ma anche di salute. Non basta solo
la frequenza di allenamento, ma è anche importante sapere come curarsi, nutrirsi
coi cibi con fonti di carboidrati, fonti proteiche e ortaggi, basandosi sugli
esiti dei controlli sanitari e degli esami del sangue.
Pochi sono i campioni, ma
tantissime le persone che fanno attività fisica e competizioni a livello
amatoriale, quanto è importante e quali precetti seguire per svolgere tutto in
sicurezza?
L’attività
fisica è un’abitudine. E se vuoi che un’abitudine diventi parte della vita di
qualcuno, è meglio iniziare da giovane. Ma ripeto, non è mai troppo tardi per
iniziare.
FIDAS si occupa delle donazioni
di sangue, si sa quanto l’alimentazione sia importante in questo per garantire
la qualità del prodotto finale. Lo sport è sicuramente importante per la salute
fisica, sport e salute sono un connubio inscindibile?
Non potrò
mai sottolineare abbastanza quanto sia importante questa iniziativa. Obesità,
bambini, adolescenti e adulti in sovrappeso, diabete dilagante. Tutto questo si
è normalizzato. Non sono più casi eccezionali. Come tutti sappiamo, la migliore
medicina è prevenire piuttosto che curare. E l'attività fisica è una di quelle
rare cose che è allo stesso tempo prevenzione e cura.
Hai iniziato dei progetti in tal
senso da tempo, in cosa consistono questi percorsi salutistici? In quali città
si svolgono e come è possibile parteciparvi?
Sono onorato
di essere Il Testimonial di Circuito Salute, è un’iniziativa della Dottoressa
Filomena in collaborazione con i medici che hanno un ruolo attivo verso il
paziente con patologie croniche, un piano comportamentale per un miglioramento
nell’approccio, non solo attraverso il corretto percorso diagnostico e
terapeutico, ma anche agendo sui fattori di rischio mediante una dieta adeguata
e una attività fisica appropriata rispetto alle patologie di cui il paziente è
portatore. L’iniziativa del Circuito Salute è nata dalla collaborazione del
Progetto Obiettivo Salute con le Associazioni Sportive del Parco dei Castelli
Romani e Atleticat ed è costituito da 3 gare: Trofeo San Barnaba (Marino), La
Mezza Maratona dei Castelli Romani (Ariccia) e Corriamo al Tiburtino (Roma). Nelle
tre manifestazioni gli operatori del progetto Obiettivo Salute effettueranno
attività di check-up della popolazione per la promozione della salute e la
prevenzione delle malattie croniche mediante la riduzione dei fattori di
rischio, una dieta corretta e adeguata attività fisica.
Ci sono dei dati, degli studi,
che confermano l’efficacia del rapporto sport e salute?
In sintesi,
nel rapporto è possibile approfondire le raccomandazioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) e come essa abbia stimato che nel mondo un adulto
su quattro non sia sufficientemente attivo e che l’80% degli adolescenti non
raggiunga i livelli raccomandati di attività fisica. In particolare, in Europa
oltre un terzo della popolazione adulta e due terzi degli adolescenti non
sembrano svolgere abbastanza attività fisica.
https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/pdf/18_9_web_rev.pdf
Quali progetti state portando
avanti adesso?
Con altri 4
amici burundesi, abbiamo finanziato la nascita dell'organizzazione umanitaria
Venuste Niyongabo (FVN), per aiutare a promuovere progetti e iniziative
sostenibili guidati dalla comunità che miravano ad affrontare la coesione
sociale attraverso le attività sportive , la protezione dell'ambiente e la prevenzione sanitaria, l'educazione e lo
sviluppo della comunità rurale . In collaborazione con l'Associazione “Amici di
Beatrice” Onlus di Bologna, abbiamo fatto la proposta alla Ministero
della sanità pubblica del Burundi per partire con la formazione professionale
medica e infermieristica, di primaria importanza. I risultati positivi si
protrarranno nel tempo, soprattutto perché rafforzati nelle opportunità offerte
dalla diagnostica radiologica e dall’accuratezza delle analisi.
MAURIZIO DONINI
https://www.fidasbologna.org/il-giornalino-qualcosa-dimportante-nr-1-2024-7800
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