Vénuste Niyongabo - Intervista su sport e salute al campione olimpionico

Vénuste Niyongabo - Intervista su sport e salute

Vénuste Niyongabo, vincitore della gara sui 5.000 metri alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, possiamo dire che in questo caso non si tratta dello stereotipo del “predestinato”, piuttosto che “figlio d’arte”, ma della vittoria di un uomo che ha vinto grazie all’impegno e al sacrificio?

Sicuramente il successo non è frutto della casualità ma deriva dalla realizzazione di un progetto che richiede dedizione, soprattutto che le difficoltà che si incontrano lungo il percorso possono essere superate e tramutarsi in punti di forza. Non si nasce campioni lo si diventa lavorando duro ogni giorno. Io ho avuto la mia parte di sfide e negli anni ho cercato di superarle.

 

Primo e, per ora, unico oro olimpico nella storia del Burundi, un orgoglio, ma anche una responsabilità?

Avevo 23 anni quando è arrivata la vittoria di Atlanta e quel successo mi ha costretto a imparare velocemente a vivere in un mondo che per me era nuovo e sconosciuto, a gestire nuove responsabilità. La mia vita non era più soltanto correre, dormire e mangiare, improvvisamente ho scoperto che un campione dello sport rappresenta molto di più di un atleta per l’opinione pubblica. Ero diventato un eroe per il mio Paese che stava attraversando un momento difficile, da un giorno all’altro ero diventato un simbolo e mi resi conto che raccontando la mia storia, il percorso che mi aveva portato all’oro olimpico, potevo fare qualcosa di buono per gli altri.

 

Una vittoria in campo sportivo, dove il corpo viene impegnato al massimo, è frutto di una salute che va curata e alimentata attraverso percorsi virtuosi?

Lo “Sport"non è solo sinonimo di vittoria ma anche di salute. Non basta solo la frequenza di allenamento, ma è anche importante sapere come curarsi, nutrirsi coi cibi con fonti di carboidrati, fonti proteiche e ortaggi, basandosi sugli esiti dei controlli sanitari e degli esami del sangue.

 

Pochi sono i campioni, ma tantissime le persone che fanno attività fisica e competizioni a livello amatoriale, quanto è importante e quali precetti seguire per svolgere tutto in sicurezza?

L’attività fisica è un’abitudine. E se vuoi che un’abitudine diventi parte della vita di qualcuno, è meglio iniziare da giovane. Ma ripeto, non è mai troppo tardi per iniziare.

 

FIDAS si occupa delle donazioni di sangue, si sa quanto l’alimentazione sia importante in questo per garantire la qualità del prodotto finale. Lo sport è sicuramente importante per la salute fisica, sport e salute sono un connubio inscindibile?

Non potrò mai sottolineare abbastanza quanto sia importante questa iniziativa. Obesità, bambini, adolescenti e adulti in sovrappeso, diabete dilagante. Tutto questo si è normalizzato. Non sono più casi eccezionali. Come tutti sappiamo, la migliore medicina è prevenire piuttosto che curare. E l'attività fisica è una di quelle rare cose che è allo stesso tempo prevenzione e cura.

 

Hai iniziato dei progetti in tal senso da tempo, in cosa consistono questi percorsi salutistici? In quali città si svolgono e come è possibile parteciparvi?

Sono onorato di essere Il Testimonial di Circuito Salute, è un’iniziativa della Dottoressa Filomena in collaborazione con i medici che hanno un ruolo attivo verso il paziente con patologie croniche, un piano comportamentale per un miglioramento nell’approccio, non solo attraverso il corretto percorso diagnostico e terapeutico, ma anche agendo sui fattori di rischio mediante una dieta adeguata e una attività fisica appropriata rispetto alle patologie di cui il paziente è portatore. L’iniziativa del Circuito Salute è nata dalla collaborazione del Progetto Obiettivo Salute con le Associazioni Sportive del Parco dei Castelli Romani e Atleticat ed è costituito da 3 gare: Trofeo San Barnaba (Marino), La Mezza Maratona dei Castelli Romani (Ariccia) e Corriamo al Tiburtino (Roma). Nelle tre manifestazioni gli operatori del progetto Obiettivo Salute effettueranno attività di check-up della popolazione per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie croniche mediante la riduzione dei fattori di rischio, una dieta corretta e adeguata attività fisica.

 

Ci sono dei dati, degli studi, che confermano l’efficacia del rapporto sport e salute?

In sintesi, nel rapporto è possibile approfondire le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e come essa abbia stimato che nel mondo un adulto su quattro non sia sufficientemente attivo e che l’80% degli adolescenti non raggiunga i livelli raccomandati di attività fisica. In particolare, in Europa oltre un terzo della popolazione adulta e due terzi degli adolescenti non sembrano svolgere abbastanza attività fisica.

https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/pdf/18_9_web_rev.pdf

 

Quali progetti state portando avanti adesso?

Con altri 4 amici burundesi, abbiamo finanziato la nascita dell'organizzazione umanitaria Venuste Niyongabo (FVN), per aiutare a promuovere progetti e iniziative sostenibili guidati dalla comunità che miravano ad affrontare la coesione sociale attraverso le attività sportive , la protezione dell'ambiente e  la prevenzione sanitaria, l'educazione e lo sviluppo della comunità rurale . In collaborazione con l'Associazione “Amici di Beatrice” Onlus di Bologna, abbiamo fatto la proposta alla Ministero della sanità pubblica del Burundi per partire con la formazione professionale medica e infermieristica, di primaria importanza. I risultati positivi si protrarranno nel tempo, soprattutto perché rafforzati nelle opportunità offerte dalla diagnostica radiologica e dall’accuratezza delle analisi.

 

MAURIZIO DONINI 

https://www.fidasbologna.org/il-giornalino-qualcosa-dimportante-nr-1-2024-7800

 

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