Il sangue in Italia è un dono gratuito, ma sicuro

 

Donare in Italia è gratuito, ma sicuro

Donare sangue è un’attività fondamentale per la società degli uomini, una comunità ha bisogno dell’apporto di tutti per vivere e prosperare in sicurezza. Il sangue non può essere riprodotto in laboratorio e l'uomo è l'unica fonte di approvvigionamento per queste terapie salvavita. In Terapia Intensiva si trovano vari pazienti affetti da malattie che per guarire necessitano di trasfusioni di sangue.

In Italia la donazione avviene in modo totalmente gratuito per evitare ogni sorta di speculazione, in cambio si ricevono gli esami del sangue direttamente nel proprio fascicolo sanitario. La legge prevede che fra una donazione di sangue e l'altra debbano trascorrere almeno 90 giorni e che le donne in età fertile possano donare non più di 2 volte l'anno. Il motivo dell'intervallo fra le due donazioni di sangue è la ricostituzione delle scorte di ferro. Il volume di sangue sottratto con la donazione viene ripristinato entro poche ore dalla donazione tramite una rapida ridistribuzione dell'acqua presente nell'organismo, mentre i globuli rossi vengono ricostituiti entro 3-4 settimane. Il ferro sottratto con la donazione viene rapidamente compensato dalle scorte tissutali di ferro che però richiedono un periodo più lungo per essere ripristinate, a causa della limitata capacità di assorbimento del ferro da parte dell'intestino umano. Per alcuni tipi di donazione (es. piastrinoaferesi) gli intervalli sono differenti: devono trascorrere almeno 30 giorni fra una donazione di sangue e una piastrinoaferesi e 14 giorni per la sequenza contraria.

Curiosamente, e aggiungerei con triste sorpresa, vi sono paesi dove il sangue è una sorta di mercato del pesce, come negli Stati Uniti, dove Il “mercato del sangue” vale 3,3 miliardi di dollari, secondo il Global Market Insights Inc. Basandosi sulle stime del Census Bureau, si tratta del 2,69% delle esportazioni totali. Le donazioni di plasma negli Stati Uniti sono triplicate da 12 milioni all’anno nel 2006 a 38 milioni all’anno nel 2016, secondo la Plasma Protein Therapeutics Association. Il compenso economico va a discapito della salute del donatore, tutte le cautele e precauzioni vigenti in Italia e sopra riportate, sono dimenticate e si può donare fino a 2 volte a settimana, ogni settimana, per un totale di ben 104 donazioni in un solo anno. Questo comporta che gli USA siano i maggiori fornitori di sangue, arrivando alla notevole percentuale del 70%, secondo Grifols, CSL Plasma, Takeda’s Biolife Octapharma, i grandi centri di donazione di sangue e plasma, pubblicizzano la donazione come mezzo per guadagnare fino a 900$ nel primo mese. Una cifra che poi scende per attestarsi intorno ai 30-50 dollari per ogni donazione. Considerando che procedura richiede in genere circa 90 minuti, è ben più del salario minimo federale di $ 7,25 all’ora.

Il professor H. Luke Schaefer della University of Michigan, coautore di $2 al giorno: vivere con quasi niente in America, ha spiegato a MintPress News: “Il massiccio aumento delle vendite di plasma sanguigno è il risultato di una rete di sicurezza inadeguata e in molti luoghi inesistente, unita a un mercato del lavoro instabile. La nostra esperienza è che le persone hanno bisogno di soldi, questo è il motivo principale per cui si presentano nei centri di donazione”.

Capita occasionalmente di sentire alcune persone affermare che in Italia ci sia un mercato occulto del sangue, che si mettano in atto pratiche oscure, con invito a non donare, ma nel nostro paese tutto è trasparente e sicuro e la donazione è un atto assolutamente da perseguire e attuare.

Non succederà mai che ci siano migrazioni oltre confine, come capita ai poveri del Messico che si recano negli Stati Uniti per donare sangue in cambio di biglietti verdi raffiguranti presidenti non più tra noi. I viaggi tra Matamoros e Brownsville che avvengono al confine tra Messico e Stati Uniti in Italia non sono nemmeno lontanamente immaginabili, da noi non leggerete mai una donna dichiarare: “Ci danno 65 dollari ogni cinque donazioni, ma se salti un appuntamento, niente. Se ti sei ammalato di Covid e hai sviluppato gli anticorpi, addirittura, ci pagano 100 dollari per una donazione.”.

MAURIZIO DONINI

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