Donatore speciale e donoterapia
L’8 ottobre
scorso si è svolta la Festa dei Donatori della sezione di Medicina, i dettagli
sono tutti nell’articolo dedicato, ma c’è stato un momento veramente speciale
con la premiazione a Kevin Cepparulo per le sue prime cinque donazioni. Di
primo acchito viene da chiedersi cosa ci possa essere di speciale nell’essere
arrivati a cinque donazioni, quando molti di noi ne contano decine, se non
centinaia, ma la particolarità è insita nel fatto che il bravissimo Kevin ha
una forma di autismo nota come sindrome di Asperger.
Nato nel
2003 e vive a Medicina (BO), ottimo giocatore di ping-pong, Kevin ha
rappresentato l’Emilia-Romagna nella finale del progetto Tennis TavolOltre a
Roma. Senza porsi pensiero per la sua sindrome, appena giunto alla maggiore età
ha iniziato a donare sangue diventando un esempio per tutti in un momento in
cui la raccolta è in continuo calo. Kevin è la dimostrazione di come si possano
aiutare gli altri, pur in presenza di differenze che possono diventare anche un
valore aggiunto. Nell’intervista completa che si può leggere all’indirizzo https://www.futuro-europa.it/42573/science-tech/kevin-cepparulo-donare-sangue-rende-felici.html , Kevin racconta tutto di sé, come
si sia diplomato con successo, la sua attività di animatore che lo ha portato a
lavorare con passione e dedizione con i bambini nell’ambito dei programmi di
Estate Ragazzi.
La domanda
spontanea che viene da chiedersi, in un momento storico in cui le donazioni,
per tutta una serie di motivi che vanno dal calo demografico a una certa
disaffezione per il dono, un ragazzo come Kevin non si ponga limiti per la sua
disabilità, donando con gioia e passione, mentre tante altre persone in
perfetta salute frequentino luccicanti palestre, ma non si rendano conto di
come è importante donare sangue, regalare vita e speranza a chi si trova in
condizioni di necessità.
Secondo la
definizione che ne dà il vocabolario Treccani, “DONARE” è “dare ad
altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita”. In seguito a
studi e iniziative, si è forgiato il motto di “DONOTERAPIA”, partendo da
un progetto avviato da Associazione AMeC di Trieste, (Associazione
Medicina e Complessità). Un esperimento effettuato dall’Associazione Psicologi
di Milano su un gruppo di 100 donatori (metà dei quali donavano per la prima
volta), ha rivelato come già dopo pochi minuti dal prelievo, i donatori
manifestavano uno stato di benessere dieci volte superiore a quello della
media. Quale migliore valore aggiunto serve per recarsi in uno dei centri FIDAS
e iniziare a donare e donarsi felicità?
MAURIZIO
DONINI
https://www.fidasbologna.org/wp-content/uploads/2024/01/Rivista-Fidas-2024-01-v2.pdf
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