Vénuste Niyongabo - Intervista su sport e salute al campione olimpionico
Vénuste Niyongabo, vincitore della gara sui 5.000 metri alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, possiamo dire che in questo caso non si tratta dello stereotipo del “predestinato”, piuttosto che “figlio d’arte”, ma della vittoria di un uomo che ha vinto grazie all’impegno e al sacrificio? Sicuramente il successo non è frutto della casualità ma deriva dalla realizzazione di un progetto che richiede dedizione, soprattutto che le difficoltà che si incontrano lungo il percorso possono essere superate e tramutarsi in punti di forza. Non si nasce campioni lo si diventa lavorando duro ogni giorno. Io ho avuto la mia parte di sfide e negli anni ho cercato di superarle. Primo e, per ora, unico oro olimpico nella storia del Burundi, un orgoglio, ma anche una responsabilità? Avevo 23 anni quando è arrivata la vittoria di Atlanta e quel successo mi ha costretto a imparare velocemente a vivere in un mondo che per me era nuovo e sconosciuto, a gestire nuove responsabilità. La mia vita non era più sol
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